Percorsi abilitanti docenti, ci si può iscrivere al corso da 60 CFU e poi farsi riconoscere i 24 CFU? [VIDEO] – Orizzonte Scuola Notizie
C'è ancora attesa per i decreti attuativi relativi ai percorsi abilitanti per gli insegnanti. Nel frattempo, gli interessati provano a capire quante più cose possibili in base alla propria posizione personale di partenza.
Fra le varie domande che spesso pongono gli interessati c'è anche quella relativa ai 24 CFU. E anche nel corso del Question Time in diretta su OS TV del 16 aprile si è affrontato il tema.
In particolare, Roberta Vannini, del sindacato Uil Scuola Rua, ha risposto alla seguente domanda: “È possibile partecipare ai corsi abilitanti da 60 CFU e poi farsi riconoscere i 24 CFU?”
“Sì, dal decreto di agosto e settembre 2023 è prevista questa possibilità”, spiega la sindacalista.
“Ogni università potrebbe gestirlo diversamente, ma potresti iscriverti direttamente a corsi da 36 CFU o, se partecipi a un corso abilitante da 60 CFU, ti dovranno essere riconosciuti i 24 CFU che hai già acquisito“, aggiunge.
ASCOLTA LA RISPOSTA DI ROBERTA VANNINI AL MINUTO 31:16
TUTTE LE RISPOSTE
Tipologie di corsi previsti
Nella nota del 6 novembre 2023 il Ministero aveva suddiviso i percorsi tra anno accademico 2023/24 e anno accademico 2024/25.
In particolare erano rinviati al 2024/25 i percorsi post concorso, ossia quelli da 30 e 36 CFU destinati ai vincitori di concorso con accesso 24 CFU entro il 31 ottobre 2023 o tre anni di servizio, che nel corso del contratto a tempo determinato dovranno completare la formazione.
Il ritardo con cui i corsi stanno per essere avviati (si pensi che nel DPCM 4 agosto 2023 il termine dei primi corsi era posto al 28 febbraio 2024, dati in cui neanche un corso è risultato attivo!) probabilmente ha fatto ripensare la timeline e nei decreti di prossima emanazione – pubblicati i sindacati – tutte le tipologie di percorsi risultano attivabili.
Bisognerà naturalmente capire se le Università saranno in grado di organizzare nei tempi ristretti e che vantaggio si avrà a frequentare l'uno o l'altro percorso.
I percorsi attivabili risultano pertanto
- Corsi abilitanti da 60 CFU: Destinati a chi intende insegnare una disciplina specifica nella scuola secondaria, con riserva di posti per docenti con tre anni di servizio ALL.1 DPCM Necessito di accesso
- Percorsi formativi transitori da 30 CFU: Destinato ai docenti con tre anni di servizio negli ultimi cinque presso le istituzioni scolastiche statali o paritarie per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l'abilitazione, o che hanno sostenuto la prova del concorso “straordinario bis” art. 59 comma 9bis ALL.2 DPCM
- Percorsi formativi transitori da 30 CFU: destinato a laureati che acquisiscono i 30 CFU utili come titolo di accesso al secondo concorso fase straordinaria PNRR (bando previsto dopo l'estate). Dopo aver vinto il concorso i docenti completeranno il percorso di abilitazione con gli ulteriori 30 CFU ALL.3 DPCM
- Percorsi formativi transitori da 30 CFU per docenti abilitati su altro grado/classe di concorso o specializzati in sostegno: Offre ai docenti già abilitati in altro grado o classe di concorso o specializzata sostegno l'opportunità di acquisire un'altra abilitazione, se in possesso del titolo di accesso richiesto per la classe di concorso NOTA MUR 15 febbraio autorizzazione ai percorsi
Inoltre
- Percorsi formativi post concorso da 30 CFU: Pensato per i vincitori che hanno avuto accesso al concorso DDG n. 2575/2023 con tre anni di servizio negli ultimi cinque alle condizioni richieste dal bando
- Percorsi formativi post-concorso da 36 CFU/CFA: Progettato per i vincitori del concorso che hanno avuto accesso al concorso con i 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Ecco i bandi e le manifestazioni di interesse per i percorsi da 30 CFU per abilitati e/o specializzati sostegno
La quota di riserva
E' prevista una quota di riserva
- per docenti che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o paritarie per almeno 3 anni nei 5 precedenti, anche non continuativi (e anche in ordini di scuola diversi purché in possesso del titolo di studio richiesto), di cui almeno uno nella specifica classe di concorso;
- per coloro che hanno sostenuto la prova concorsuale relativa alla procedura straordinaria bis;
- per i titolari di contratti di docenza nell'ambito di percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni.
La riserva di posti è pari
- per il primo ciclo, al 45% dell'offerta formativa programmata e accreditata per ogni classe di concorso in ciascuna Università o istituzione AFAM (il 5% è
riservato ai titolari di contratti di docenza nell'ambito di percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni) - per il secondo e il terzo ciclo, al 35% dell'offerta formativa programmata e accreditata per ogni classe di concorso in ciascuna Università o istituzione AFAM
(il 5% è riservato ai titolari di contratti di docenza nell'ambito di percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni).
Va detto che la proposta del Ministero si ferma al 30%. Attendiamo di leggere il testo definitivo.
Ci sarà una selezione?
Se il numero delle domande di accesso ai percorsi eccede i limiti della riserva di posti, con il decreto del Ministro dell'università e della ricerca, sono definiti i criteri di individuazione degli aventi diritto all'accesso ai percorsi. Secondo quanto anticipato ai sindacati si tratterà di una selezione per titoli e servizio.
Non si sa quanto rimarrà in vigore la graduatoria, se determinerà o meno uno scaglionamento negli anni.
Le Università che erogano i percorsi
Decreto Ministero con elenco percorsi accreditati alla data del 7 febbraio 2024. Mancano ancora i percorsi per i quali è stato richiesto l'accreditamento entro il 20 febbraio.
Si tratta di 1.492 corsi, anche se altri potranno essere aggiunti. SCARICA l'elenco per Regione
Ecco le Università e le classi di concorso approvate
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Le risposte ai quesiti
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