En plein Conegliano: si prende anche la Champions League. Milano si arrende al tie-break
Dopo Supercoppa, Coppa Italia e campionato, l'A.Carraro Imoco trionfa anche in Europa battendo il Vero Volley nella finalissima di Antalya
Edè en plein. Conegliano non concede nulla a nessuno e vince la quarta finale della stagione e aggiudicandosi la Champions League (la seconda della sua storia in cinque finali). Lo fa battendo un Vero Volley Milano (3-2, parziali 25-14, 23-25, 25-19, 19-25, 15-9) troppo discontinuo e insicuro per una finale europea e che stavolta non può contare sulla “magia” da Champions” di Paola Egonu (cinque finali con quattro squadre diverse, tre vinte). Questa è la terza finale della stagione (dopo Supercoppa e Coppa Italia) che le milanesi perdono con le venete. Conegliano vince con l'arma che le ha permesso in questa stagione di prendersi 48 partite su 50: un'organizzazione di gioco spesso eccezionale (in questi anni ha cambiato molte giocatrici ma il risultato è sempre quello) e il carattere da cannibale, di quelli mai sazi nonostante siano passati pochi giorni dalla vittoria dello scudetto
la partita
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Gaspari schiera Orro-Egonu, Sylla Daalderop in banda e Rettke-Folie al centro con Castillo libero. Conegliano ha Wolosz-Haak, Folie-Kruijf al centro e Robinson-Plummer di banda con De Gennaro libero. Nel primo set Conegliano parte a mille, Milano invece fatica a trovare ritmo e prima di riuscire a entrare in gara l'Imoco è a +6. Un vantaggio che le ragazze di Gaspari non riescono più a colmare, anzi scivolano a un +11 imbarazzante per una finale di Champions. Isabelle Haak è indemoniata (7 punti con il 70% in attacco) ma è proprio tutta la squadra veneta come al solito ad avere un'aggressività e un ritmo a cui Egonu e compagne non riescono a tenere testa. Il secondo set inizia con più equilibrio con Egonu e Folie a trascinare l'attacco e Cazaute in campo per Daalederop. Per il +3 però il Vero Volley deve ringraziare tre errori consecutivi veneti (Plummer e Haak fuori e un'invasione). Il vantaggio dà coraggio a Milano che trova punti anche a muro e in battuta con Malual e si arriva anche a +8. E' Lanier, subentrata a Plummer a interrompere la serie prima in attacco e boi con un filotto in battuta. Da lì in poi Milano si aggrappa al vantaggio rimasto. Colpi d'esperienza e gran difese (chiedere a Sylla e Folie) per portare a casa il set non prima di aver sprecato un numero notevole di set ball.
il ritorno delle venete
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Conegliano riprenderà a guidare il match nel terzo set. Un 6-2 in avvio firmato Plummer, ansiosa di tornare in partita. Le venete risistemano il muro e Milano ricomincia a sbagliare molto in attacco senza riuscire mai a impensierire nel punteggio le avversarie. Fahr diventa la bomber del set, complice un'intesa da capolavoro con Wolosz e mette a segno un 5/5 in attacco mentre le lombarde si arrrancano cercando inutilmente di scardinare il dominio avversario. Nel quarto Milano si aggrappa al match. Orro distribuisce con più equilibrio il gioco con Cazaute in buona vena e Conegliano sembra meno lucida del solito, sbaglia tanto a servizio ma anche in attacco. Il vero Volley custodisce il +3 conquistato a metà set, lo consolida con un buon turno a servizio di Malual e porta Conegliano al tie break. Scappa subito Conegliano avanti 3-1 nel quinto con Plummer e Wolosz al servizio. Milano rimane in scia con Cazaute ea muro mentre Plummer e Robinson portano avanti Conegliano che allunga sul 10-6. Sylla è l'ultima ad arrendersi ma l'Imoco chiude e festeggia sul tetto d'Europa
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