Salvini a Bari per Romito “Per le amministrative partita aperta” Agenzia di stampa Italpress – Italpress
BARI (ITALPRESS) – Il centrodestra unito può vincere una partita che in molti a sinistra davano per chiusa, ma che invece non lo è. Parola del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture dei Trasporti Matteo Salvini, che questa sera a Bari ha tenuto un comizio nel comitato elettorale del candidato sindaco Fabio Romito insieme a quest'ultimo e al senatore Roberto Marti.
“Bari – ha spiegato il leader del Carroccio – è una città straordinaria, con energie e imprese straordinarie, che nell’ultimo periodo è stata al centro delle cronache non per la sua bellezza e la sua forza ma per il suo genere di problemi. Quindi avere finalmente dopo tanti anni un centrodestra compatto, rinnovato, coerente con le idee chiare, un governo che su Bari e sulla Puglia sta investendo tanto e penso solo all'alta velocità, Roma-Napoli-Bari, che sto seguendo personalmente e che a lavori ultimati porteranno i baresi a poter scegliere il treno e in tre ore arrivare a Roma e in due ore e arrivare a Napoli insieme ad altre tante infrastrutture che stiamo seguendo… Non vedo l'ora che arrivi il 9 giugno, perché quella che la sinistra pensavo una partita già chiusa e già vinta è una partita assolutamente aperta e questo per noi è emozionante. Abbiamo scelto un candidato che ama la sua città più di ogni altra cosa, quindi la scelta migliore non poteva essere fatta”.
Sulla mancanza del simbolo della Lega sulla scheda elettorale, Salvini dichiara di badare “alla sostanza, non alla forma. Ci sono tanti candidati, tante ragazze, tanti ragazzi, tanti professionisti che credevano in un'idea di città. Fabio non ha mai nascosto di essere iscritto alla Lega, come tanti altri amministratori pugliesi che ho incontrato anche oggi in altre province. Noi abbiamo candidati a Bari, a Potenza, a Cagliari, abbiamo amministratori in Sicilia e in Calabria e abbiamo non una ma tre liste che fanno riferimento a Fabio e alle nostre idee in questa città. Però, ripetuto: prima dei partiti, prima delle coalizioni, prima degli equilibri, prima dei posti in giunta, viene Bari, il futuro di Bari, che non solo è il capoluogo di regione della Puglia ma è un capoluogo di regione del sud e del Mezzogiorno e da qua veramente potrà partire un rilancio economico”.
Al ministro, Romito non ha chiesto nulla. Anzi, è Salvini che chiede al 36enne consigliere regionale di “metterci tutto se stesso, perché è una sfida affascinante. Lo dico io che ho fatto per vent'anni il consigliere comunale: amministrare la propria città è il sogno più bello probabilmente anche più sfidante ed emozionante che non fare il ministro, il vicepresidente del consiglio, l'europarlamentare. Fare il sindaco vuol dire la carne, vuol dire avere l'ufficio aperto dalla mattina alla sera e risolvere i problemi. Penso che Fabio ne abbia tutta la competenza, anche perché intorno ha una squadra che comprende tutte le anime del centrodestra, che (diciamocelo fra di noi) negli anni passati in Puglia ha sempre litigato, si è diviso, eccetera eccetera, questa volta c' è una compattezza che per i cittadini è una garanzia in più”.
Il vicepremier ha dedicato poi una battuta ai casi che riguardano Michele Emiliano e Giovanni Toti: “Io – ha dichiarato – penso che in Italia chiunque sia colpevole se condannato in un'aula di tribunale, non se indagato, spiato, intercettato. Il consiglio regionale ha votato, e quindi evviva la democrazia, e quindi prendo atto del voto. Io le contestazioni che faccio a Emiliano sono sulla non gestione di alcuni temi in Puglia, penso al tema della sanità, del diritto alla salute, tra tanti. Non ne faccio questioni giudiziarie o di altro tipo e non ritengo che il governatore della Liguria debba dimettersi in base a degli articoli di giornale e delle intercettazioni. Spero che la giustizia faccia presto a dare una risposta sia a Bari, sia a Genova, perché è diritto dei cittadini di Bari e di Genova capire se qualcuno ha sbagliato non in base a qualche articolo di giornale, a qualche foto, a qualche post sui sociale”.
“La Lega – ha aggiunto Romito – è un partito moderato, un movimento moderato e ci sono tre liste civiche che fanno riferimento al nostro movimento concentrato sulle elezioni europee e sulle elezioni amministrative. Dovrebbero provare imbarazzo partiti che invece a Bari hanno portato la commissione d'accesso, le tangenti e tutte quelle notizie tremende che abbiamo letto negli ultimi tre mesi sulle testate. Di certo non la Lega”.
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(ITALPRESS).