Auto storiche, il Tar annulla il divieto di circolazione
Il Tribunale Amministrativo Regionale annulla le ordinanze di Roma Capitale e Regione Lazio per la circolazione dei veicoli storici
I l Tar del Lazio ha ha accolto il ricorso proposto da associazioni e privati cittadini che, rispettivamente, tutelano e possiedono mezzi di interesse storico e collezionistico. Ad essere avversate erano l'ordinanza capitolina del 2024 e la delibera regionale del 2023 in tema di parziali deroghe al divieto di circolazione generalizzato stabilito per i veicoli più inquinanti. Il auto storicheha stabilito il Tribunale amministrativo, considerati veicoli inquinanti, possono essere colpiti da misure restrittive della circolazione allo scopo di salvaguardare la salute pubblica. Tali misure, tuttavia, devono tenere conto della specificità dell'interesse culturale che i mezzi in questione siano soddisfacenti, anche perché, equiparandoli al trattamento riservato ai veicoli più inquinanti comuni, comporterebbe inevitabilmente la perdita del bene culturale. “Le ordinanze sindacali adottate da Roma Capitale – si legge nella sentenza – introdurre per i mezzi di interesse storico una disciplina parzialmente derogatoria rispetto a quella più restrittiva stabilita per i veicoli più inquinanti”. Inoltre Roma Capitale “ha omesso di fornire adeguato supporto motivazionale in ordine alla scelta compiuta” la motivazione “appare piuttosto come la conseguenza della mera volontà di intervenire, a titolo meramente provvisorio, senza una ponderata analisi quali-quantitativa, che consideri il numero del parco circolante unitamente all'inquinamento prodotto”. Lo stesso discorso vale per la delibera della Regione Lazio, “attento che quest'ultima non tiene in alcuna considerazione gli interessi dei mezzi di interesse storico e collezionistico e, quindi, non prevede alcun regime derogatorio, né ipotizza alcun bilanciamento con la tutela dell'interesse culturale”.