Economia Finanza

Due trans tra le “incredibili donne canadesi”: bufera su Elle (costretta a cambiare titolo)




(Instagram)

Dominato dalla religione si svegliò, il Canada è uno dei Paesi più Lgbt-friendly dell'intero pianeta. L'iper-progressismo del premier Justin Trudeau ha prodotto persino tensioni internazionali, basti pensare alla Patetico “preoccupazione” espressa per i diritti arcobaleno nell'Italia di Giorgia Meloni oppure alla guida per i viaggiatori Lgbt sui rischi in determinati Stati americani. Insomma, la linea arcobaleno è quella ufficiale. Ma c'è chi dice no. E la versione canadese del celebre magazine Lei lo ha capito bene.

Il 19 agosto Elle Canada ha pubblicato un articolo sul suo sito internet dedicato alle “otto incredibili donne canadesi”questo è tutto “otto incredibili donne canadesi”. Un elenco per elogiare artisti, attiviste e altre figure che hanno tracciato un solco. Ma due nomi non sono passati inosservati: quelli di Vivek Shraya e Fata Johnstone. Entrambe, infatti, sono donne trans. In altri termini, sono nate uomini. La prima è musicista, scrittrice e imprenditrice, mentre la seconda è alla guida della società di consulenza arcobaleno “Wisdom2Action”.

Centinaia di utenti hanno stroncato la scelta di Elle Canada di inserire le due trans nell'elenco, considerando che almeno delle due – la poliedrica Vivek Shraya – si veste solo da donna, mostrando caratteristiche non propriamente femminili. Ogni persona deve essere libera di esprimersi come desidera, sia chiaro, ma questa decisione del magazine ha indispettito i più, tanto da spingere chi di dovere a modificare il titolo dell'articoloparlando genericamente di “canadesi”eliminando la parola“donne”.

Una scelta particolare, perché di fatto Elle Canada ha ceduto alle pressioni dei lettori, senza tenere la barra dritta. Ma non è tutto. Il 2 settembre, nel pieno delle polemiche, nell'articolo è comparso un disclaimer:“Questo articolo originale rappresenta le opinioni di una personalità politica ma non riflette le opinioni degli editori di ELLE Canada e della sua società madre, KO Media o di qualsiasi altra affiliata di ELLE. In seguito una serie di messaggi preoccupanti pubblicati online e ricevuti dalla nostra rivista, l'editore ha scelto di modificare la versione originale dell'articolo per proteggere la sicurezza di tutti. Anche la sua firma è stata rimossa. La versione originale dell'articolo è ancora disponibile in versione cartacea, nel nostro numero di settembre.. Insomma, una presa assoluta di distanze. Con buona pace del sostegno alla causa arcobaleno.

La modifica in corsa non ha risparmiato critiche feroci.

Tra i commenti virali quello di un utente che ha evidenziato: “Mi dispiace per le 19 milioni di vere donne in Canada che sono state ignorate”. Elle Canada ha preferito disattivare i commenti dopo l'ondata di attacchi, spesso accompagnati da insulti inaccettabili. Ma il dibattito è destinato a proseguire…





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