Mostra del Cinema di Venezia 2024, i premi e i vincitori in diretta. L’Italia spera con ‘Vermiglio’. Premiato il giovane Francesco Gheghi
VENEZIA – Dopo undici giorni di film, incontri, masterclass, tappeti rossi è arrivato il momento del verdetto. La giuria guidata da Isabelle Huppert con, tra gli altri, l'italiano Giuseppe Tornatore e la maestra di cerimonia, la madrina Sveva Alvititra gli ospiti Kevin Costner (che ha presentato il secondo capitolo del western Orizzonte), Alessandro Scargard e Susan Sarandon. Il film di chiusura è il gotico L'orto americano di Pupi Avatiuna storia ambientata dopo la seconda guerra mondiale tra l'Italia e l'America con protagonista Filippo Scottiche tre anni fa fu premiato qui a Venezia per il film di Sorrentino.
Per attivare l'iscrizione alla newsletter I sognatoridedicato al cinema e alle serie tv, clicca qui
La Coppa Volpi per la migliore attrice va a Nicole Kidman, assente perché è morta la mamma
Il premio Coppa Volpi femminile è andato a Nicole Kidman che, assente, ha mandato un messaggio tramite la regista del film: “Oggi sono arrivato a Venezia e ho saputo che la mia madre meravigliosa Janelle Ann è mancata quindi il mio cuore è distrutto ma vi ringrazio per questo premio”
Bambinadel regista olandese Halina Reijn è un thriller psicologico sui desideri proibiti che guarda, da una prospettiva diversa profondamente femminile, il cinema erotico degli anni Novanta, da Attrazione fatale a Nove settimane e mezzo. Nicole Kidman è una potente amministratrice delegata che mette a pentimento la carriera e la famiglia quando inizia una torrida relazione con un suo stagista molto più giovane, interpretato da Harris Dickinson (il modello di Triangle of sadness). L'idea per il film è nata dalla confessione di un'amica della regista che le ha confidato che in 25 anni di matrimonio non aveva mai provato un orgasmo col marito.
Coppa Volpi a Vincent Lindon padre coraggio di un naziskin
La Coppa Volpi per l'interpretazione maschile Vincenzo Lindon protagonista del film francese Jouer avec le feux (Noi e loro) delle sorelle registrate Delfina Coulin e Muriel Coulinè un padre che ha cresciuto da solo i suoi due figli maschi dopo la morte della moglie. Operaio, lavora spesso di notte sulla linea ferroviaria, per anni si è impegnato nel sindacato al fianco dei lavoratori, per cui lo sconforto è grande quando scopre che il figlio più grande milita in gruppi di estrema destra. L'attore 65 anni, icona del cinema di impegno grazie ai film sul lavoro di Stéphane Brizé tre anni fa è stato protagonista del controverso film Palma d'oro Titano.
L'attore francese ha detto dal palco: “Sono estremamente emozionato e mi ricordo che fin da quando ero piccolo ero convinto che con la lingua francese, come quella inglese e italiana, non bastano le parole quando si è emozionati. Si dice grazie a chi ti fa accendere e chi ti salva la vita, ma anche a questa giuria per questo premio che ho sognato e che mi cambia la vita. Merci Isabelle, merci Isabelle, merci Isabelle. E poi fa i nomi di tutti i giurati, a Isabelle è raro che qualcuno sia così generoso con qualcuno del proprio paese”
Premio Mastroianni a Paul Kircher
Il Premio Marcello Mastroianni ad un giovane attore o attrice emergente è stato vinto da Paolo Kircher nel film francese I loro bambini dopo di loro di Ludovico Boukherma e Zoran Boukherma. L'attore, 22 anni, è il protagonista del film che racconta quattro estati cruciali, in cui i destini di Anthony, Steph e Hacine si attraversano, nella Francia degli anni Novanta.
Isabelle Huppert: “Il cinema è in gran forma”
La presidentessa della giuria Isabelle Huppert dal palco ha detto: “Signor presidente della Biennale e direttore Alberto Barbera ho buone notizie per voi il cinema è in ottima forma mi sono svegliata questa mattina pensando quanto siamo fortunati abbiamo viaggiato nel tempo e nello spazio e abbiamo pensato al futuro tutte queste finestre creative aperti. Grazie alla giuria per aver condiviso con me questo impegno”.
Premio Orizzonti per il migliore attore a Francesco Gheghi per 'Familia'
Il premio Orizzonti per il migliore attore a Francesco Gheghi per Famigliastoria di violenza domestica ispirata a una storia vera. Emozionatissimo l'attore ventunenne ha detto: “Il premio è pesante, non ho imparato il discorso a memoria perché avrei faticato più che a fare il film. Grazie per questo riconoscimento e per avermi fatto piangere e vorrei condividere questo premio con tutti gli attori della mia generazione. Ringrazio Francesco Costabile per la fiducia e tutto il cast per avermi accompagnato con forza in questa storia. Dedico il premio alla mia mamma ea mio papà per aver fatto crescere un bambino con serenità che come questo film ha dimostrato diamo troppo per scontato. UN Gigi Celeste grazie per aver condiviso la tua storia e il tuo dolore”.
Il premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura è andato a Scandalo Copto per Buone feste. Il premio alla migliore attrice di Orizzonti è andato a di Kathleen Chalfant per Tocco familiare. “Dedico questo premio alla mia amica che sta vivendo la dementia e mi ha aiutato a fare questo personaggio. Spero che tutti possiamo lavorare per cessare la tragedia a Gaza, spero che tutti quelli che vivono in Israele e Palestina possano avere una vita di pace e giustizia”. Il film è stato premiato anche per la miglior regia. Premio Speciale della Giuria Orizzonti va a Uno di quei giorni in cui Hemme muore di Murat Făratoălu.
Leone del futuro a 'Familiar touch' di Sarah Friedland
Giuseppe Tornatore ha consegnato gli assegni per regista e produttore da 50.000 dollari l'uno per la migliore opera prima, un premio in memoria di Luigi De Laurentiis. “Che – ha detto Tornatore – ha sempre guardato ai giovani come traghettatori verso il futuro”. Il premio è andato al film Tocco familiare di Sara Frigerio. Tocco familiare è un film di (tarda) formazione. Segue una donna ottantenne nella transizione alla vita in una casa di cura, mentre affronta il rapporto conflittuale con sé stessa e le persone che la assistono, tra il mutare della sua memoria, dei suoi desideri e della percezione della propria età. La regista in quanto ebrea americana ha voluto rivolgere parole contro “il genocidio di Gaza” e si è detta “solidale con le popolazioni palestinesi”.
Nanni Moretti contro “la prossima pessima legge sul cinema”
Nanni Moretti è stato premiato per il restauro di Ecce Bombo e dal palco ha detto: “Ringrazio le ragazze ei ragazzi della giuria guidata da Renato De Maria per questo premio inaspettato ed esagerato: c'erano film di De Sica, Antonioni, Lang, Hawks, Brooks. Grazie ma forse avete esagerato! Questo vuol dire che così dopo tanto tempo questo film riesce ancora a parlare a un pubblico di oggi e addirittura giovane vecchio pubblico. Mi stupisce e mi fa piacere. Ai colleghi produttori e registi dico: dovremmo essere più reattivi nei confronti della prossima pessima legge sul cinema”. Un messaggio che arriva diretto al neoministro Alessandro Giuliseduto al presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco.
Si parte con l'entusiasmo di Sveva Alviti ei premi di Venice Immersive
“Finalmente il momento che tutti aspettavamo – ha detto la madrina Sveva Alviti – la parola che più si addice è: entusiasmo per i film della Mostra per il pubblico, gli attori ei registi, e tutti quelli che li aspettavano lì fuori. Grazie a voi che lo avete reso possibile!” Poi inizia la premiazione con i riconoscimenti per Venice Immersive, la sezione di realtà virtuale. Che è andato a Impulso: giocare con la realtà di Barry Gene Murphy e Maggio AbdallaPremio della giuria a Il pianeta di Oto di Gwanael FrancoisIl Gran premio è andato a Ito Meikyu di Boris Labbe.
Lindon ei suoi “figli” sul tappeto rosso della Mostra
Vincenzo Lindon corre verso il pubblico assiepato sulle transenne per firmare autografi e selfie e scoccare baci sulle guance. è il protagonista del film francese francese Giocare con il fuoco delle sorelle registrate Delfina Coulin e Muriel Coulin. Lindon si è poi fermato a chiacchierare col maestro spagnolo Lindon è accompagnato dai giovani attori che nel film interpretano i suoi figli: Benjamin Voisin e Stefano Crapon.
Ciao Pedro!
Pedro Almodóvar in abito scuro senza cravatta ma con l'inseparabile fratello produttore Agustin è arrivato al Palazzo del cinema, segnale che il suo primo film in lingua inglese La stanza accanto ha vinto qualcosa in questa edizione della Mostra. Dove ha già ricevuto nel 2019 il Leone d'oro alla carriera. Dal pubblico sulle transenne è già ovazione e c'è chi lo incita in spagnolo: Vamonos Pedro!
C'è la regista italiana Maura Delpero
Tra i primi volti che potrebbero ricevere un riconoscimento, questa sera c'è la regista Maura Delpero. Che era in concorso alla Mostra con Vermigliostoria montana ambientata nell'ultimo anno della seconda guerra mondiale. La sua presenza sul tappeto rosso fa sperare l'Italia.
Stefano De Martino è sul red carpet
Anche sul tappeto rosso della Mostra del cinema Stefano De Martino. Nel pieno della popolarità per la trasmissione Affari tuoi.
Taylor Russell, il protagonista di 'Bones and all' di Guadagnino
Tra i primi a sfilare i giurati della giuria che assegna il premio all'Opera prima, c'è anche l'attrice canadese Patrizia Russel che due anni fa era a Venezia come protagonista del film di Luca Guadagnino Ossa e tutto.
La madrina Sveva Alviti, il finale è con la famiglia
Come da tradizione la prima ad apparire sul tappeto rosso è la madrina Sveva Alviti. Che per la serata finale si è fatta accompagnare dai genitori e dalla sorella Sara.
Premi collaterali: alle Giornate degli Autori vince il brasiliano 'Manas'
Il film vincitore delle Giornate degli Autori è Uomo di Marianna Brennandche punta i riflettori su una provincia sconosciuta del Brasile ambientandovi una storia dal valore universale. Taxi Monamour di Ciro De Caro vince il Premio del Pubblico mentre a guadagnarsi l'Europa Cinemas Venice Label è Alfa dell'olandese Jan Willem van Ewijkun thriller d'autore destinato a conquistare anche il grande pubblico europeo.
Kevin Costner: “Il mio western non è un messaggio politico ma un promemoria per il mio paese”
Kevin Costner porta il secondo episodio della sua saga western Orizzonte dopo aver esordito col primo al festival di Cannes: “Non è un messaggio per il mio paese; è un promemoria per il mio paese di quanto sia stato difficile per le persone intraprendere questo viaggio… Non è un messaggio politico per nessuno. I film ci parlano, e quando le luci si spengono, parlano ai nostri cuori individualmente. Possiamo tutti guardare la stessa cosa al buio, vivremo tutti lo stesso sogno, ma avrà un significato diverso per tutti noi”. E poi promette: “Non so come farò a fare il terzo capitolo ma ci riuscirò”.