Sinner si allena senza problemi, polso ok. Stasera alle 20 la finalissima con Fritz
Jannik, con lo sparring partner sul campo pratica numero uno, ha svolto il programma classico con diagonali, lungolinea, cambi di ritmo, back e volée. Ma non solo…
Anche il cielo si è trattato. Il temporale, atteso dalla mattina e annunciato da qualche isolato scroscio di pioggia, è arrivato a Flushing Meadows alle 16.10 americane, quando ormai stava terminando l'allenamento di Peccatore Jannik. Il programma dell'azzurro era incerto fin dal mattino, proprio per le condizioni meteo. Fissato l'orario, cioè le 15, restava da capire dove si sarebbe svolta la seduta: sul practice court numero uno, il preferito, oppure sui campi coperti presenti all'interno del Billie Jean King National Tennis Center (l'Arthur Ashe con il tetto chiuso ospitava in contemporanea la finale femminile tra Sabalenka e Pegula). Poco dopo pranzo il cielo è sembrato aprirsi e alle 15 Sinner è sceso in campo insieme a Simone Vagnozzi, all'osteopata Andrea Cipolla e allo sparring partner Liam Krall, che sta vivendo, parole sue, “un'esperienza indimenticabile” accompagnando l'azzurro in queste due settimane. Darren Cahill ha assistito, in abiti eleganti e sneakers, dalla postazione che Espn ha predisposto a ridosso dei campi d'allenamento.
I PASSANTI
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Jannik è sembrato molto sereno e rilassato. Il polso sinistro, leggermente sfortunato nel corso della semifinale con Draper a causa di una caduta, non ha dato alcun fastidio. Sinner ha svolto il programma classico con diagonali, lungolinea, cambi di ritmo, back e volée. Poi, ipotizzando anche una tattica aggressiva da parte di Taylor Fritz nel finale, ha colpito da fondo mentre la rete erano posizionati sia Vagnozzi sia Krall: i passanti saranno una delle chiavi della partita, così come la risposta contro uno dei migliori battitori del circuito. Durante questo torneo, il servizio di Fritto ha raggiunto una velocità massima di 217,2 km/h nel match contro Berrettini, mentre Sinner ha fatto fermare il rilevatore a quota 210,8 km/h al debutto contro McDonald. L'americano ha registrato una media di 12,5 ace e 3,7 doppi falli a gara contro i 9 ace ei 2,2 doppi falli di Jannik. Simili le percentuali di prime palle in campo (59%-57% per l'americano) e di game vinti in battuta (92%-88% sempre per Taylor). Si sfidano uno dei migliori servizi contro la migliore risposta, insieme a quella di Djokovic, del circuito. Jannik dovrà sfruttare bene i suoi turni di battuta perché la differenza in risposta è evidente: Sinner ha l'80%, Fritz solo il 73%. E non a caso ieri, nonostante l'arrivo della pioggia, Jannik ha continuato a esercitarsi al servizio per trovare il giusto ritmo nel movimento. Poi il temporale ha vinto e sono scappati tutti velocemente nello spogliatoio.
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