Ferrari 12Cilindri, la berlinetta controcorrente
Abbiamo testato la berlinetta che sfida le convenzioni con il suo motore V12, aspirato e privo di elettrificazione, da 830 cavalli. Ecco com’è fatta e come va
L’evoluzione tecnologica trasforma gli oggetti e il modo stesso di vivere. Ma parallelamente può infondere agli strumenti precedenti un fascino speciale, un rituale che rende unica l’esperienza d’uso. Nel mondo delle supercar, l’elettrificazione ha aperto nuovi orizzonti, offrendo prestazioni che non fanno rimpiangere i motori termici. Eppure, per chi sa coglierne l’essenza, il piacere di guidare un V12 aspirato come quello della Ferrari 12Cilindri rimane insostituibile. Il suo sound è palpitante e le sensazioni di guida risultano più autentiche, perché andare forte con una vettura aspirata è senz’altro più impegnativo.
Emozioni ricercate
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Infatti, a differenza di tutto ciò che è sovralimentato, o ancor di più elettrico e immediato, per cogliere il meglio da un motore aspirato bisogna spingersi gradualmente verso la linea rossa del contagiri. Come sfogliare un libro e sentire il fruscio delle pagine tra le dita, così la guida di un V12 aspirato è un’esperienza destinata a chi cerca un legame più intimo e profondo con la meccanica, un piacere riservato a chi sa riconoscere il valore delle cose rare e preziose. Ed è proprio per questo che la Ferrari ha lasciato che la 12Cilindri, erede della 812 Superfast e di una lunga tradizione di berlinette V12 a motore anteriore, restasse fedele al motore termico nella sua forma più pura, senza sovralimentazione né elettrificazione. L’abbiamo guidata sulle strade del Lussemburgo, per trovare la conferma di ciò in cui crediamo fermamente, ovvero che un motore ad alte prestazioni possa essere sinonimo di efficienza e modernità anche nella sua espressione più pura e tradizionale.
Il design
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12Cilindri è un nomen omen, poiché sotto il lungo cofango – un neologismo che definisce l’elemento unico che integra cofano e parafango – si cela il possente V12 Ferrari da 6,5 litri. L’architettura di questa berlinetta, che ospita un motore di tali dimensioni in posizione anteriore-centrale, ne definisce lo stile: la parte anteriore è dominante, con un ampio spazio tra la ruota anteriore e il montante A, mentre l’abitacolo è arretrato al punto che i sedili del passeggero poggiano sulle ruote posteriori. È doveroso sottolineare che, dal punto di vista stilistico, questa vettura introduce un nuovo corso per la casa di Maranello. Il design si distingue per contrasti tra geometrie, alternanza di spigoli e superfici levigate, ma soprattutto per l’assenza di “umanizzazione” del frontale – quel fenomeno per cui l’auto sembra avere una bocca, rappresentata dalla griglia anteriore, e degli occhi, i fanali. Basta osservare il frontale della 12Cilindri, chiaramente ispirato alla 365 GTB/4, per notare che questa vettura non ha un volto o uno sguardo. Ed è proprio questa caratteristica a conferirle una personalità unica. Un’altro elemento distintivo riguarda la zona posteriore dell’auto. Poiché la 12Cilindri presenta un portellone tradizionale al fine di avere una soglia di carico più bassa, in luogo di uno spoiler posteriore ingegneri e designer hanno studiato due appendici attive ai lati del lunotto, al quale sono integrate perfettamente grazie alla tinta nera. In movimento garantiscono un effetto scenico alla vettura.
Aerodinamica
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Infatti queste appendici presentano due configurazioni: Low Drag per ridurre la resistenza a bassa velocità e oltre i 300 km/h; High Downforce per massimizzare il carico aerodinamico durante la guida dinamica. Questi, in aggiunta a piccolo flap posteriore da 25 mm, sono i vincoli aerodinamici più evidenti fronteggiati dai designer, che hanno potuto scolpire il resto della carrozzeria senza troppe interferenze tecniche. Gran parte dello studio aerodinamico è infatti stato realizzato sul fondo della vettura. Questo è stato ottimizzato per generare carico verticale, gestire il flusso d’aria in uscita dai radiatori centrali e sfruttare evacuazioni dietro le ruote anteriori per ridurre la sovrapressione nel vano motore. Nella parte anteriore, una tripla coppia di generatori di vortici migliora il raffreddamento dei freni e contribuisce al carico aerodinamico. Il flusso d’aria viene poi incanalato verso il diffusore posteriore per garantire l’efficienza fino al retrotreno, mentre generatori di vortici aggiuntivi al posteriore ottimizzano il flusso verso l’estrattore.
Raffreddamento
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Un motore del genere deve essere gestito da un sistema di raffreddamento molto sofisticato. I tecnici Ferrari lo hanno riprogettato a partire dalle prese d’aria anteriori, che raffreddano il radiatore dell’acqua e il condensatore del climatizzatore, mentre il radiatore dell’olio è suddiviso in due elementi, con flussi separati per olio motore e freni. Prese laterali e sfoghi sul cofano riducono la sovrapressione nel vano motore, migliorando l’efficienza complessiva del raffreddamento e generando carico aerodinamico.
Ferrari 12Cilindri, il motore
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“Il motore è il cuore e l’anima di ogni Ferrari”. Queste parole, pronunciate da Enzo Ferrari, riflettono in modo particolare questa vettura, che prende il nome dal motore come forma di tributo. Si tratta di un’evoluzione del propulsore F140 che ha equipaggiato alcune delle vetture più leggendarie di Maranello, come la Enzo e la LaFerrari. Nell’ultima evoluzione, denominata HD, il motore beneficia di evoluzioni tecniche già adottate sulla 812 Competizione e eroga 830 cavalli a 9.250 giri/min, con la linea rossa posta a 9.500 giri. Per raggiungere questo risultato, nel rispetto delle vigenti norme antinquinamento, è stato necessario ottimizzare ogni dettaglio, riducendo peso e inerzia dei componenti attraverso l’uso di bielle in titanio e leghe speciali di alluminio per i pistoni. L’albero motore è stato alleggerito e la distribuzione, con una configurazione “a dito” che interpone un elemento rotante tra camma e valvola – in questo caso in carbonio e grafite – riduce il coefficiente di attrito e migliora il rendimento meccanico del motore.
Elettronica
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Anche la gestione elettronica della coppia è stata profondamente rivisitata: un sistema regola la coppia massima disponibile in funzione della marcia inserita, garantendo una risposta lineare e progressiva all’aumentare del rapporto di trasmissione. Il sistema di raffreddamento è stato aggiornato con una pompa dell’olio a cilindrata variabile. L’introduzione di un’ottava marcia nel cambio a doppia frizione (insieme a un catalizzatore ceramico e un filtro antiparticolato) contribuisce a rendere questa vettura più efficiente e meno inquinante.
Il telaio
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Rispetto alla 812 Superfast che sostituisce, Il telaio della Ferrari 12Cilindri non solo è stato accorciato di 20 mm, ma ha visto una rielaborazione approfondita per aumentare la rigidezza torsionale del 15% a parità di peso. Questo risultato è stato ottenuto grazie a una particolare attenzione alla geometria dei componenti fusi, che ha permesso la riduzione di componenti estrusi favorendo anche il processo di assemblaggio. Ma ciò che ha elevato la dinamica di guida delle Ferrari negli ultimi vent’anni è la fine messa a punto dei sistemi di controllo elettronici.
Dinamica del veicolo
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In tal senso, la 12Cilindri, grazie all’adozione di un sistema frenante by-wire, è in grado di integrare tutte le ultime innovazioni introdotte sulle berlinette di Maranello, come l’Abs Evo, il passo corto virtuale o il side slip control, migliorandone ulteriormente le prestazioni e l’interconnessione fra sistemi grazie a potentissimi sensori. Il side slip, in particolare, porta un aumento del 10% della velocità di apprendimento rispetto alle versioni precedenti, aumentando il controllo della vettura su superfici scivolose, anche in condizioni di guida standard. Dalla limitatissima 812 Competizione è stato adottato il sistema a quattro ruote sterzanti che regola indipendentemente il movimento di ciascuna ruota per migliorare la gestione dell’imbardata in curva e la reattività nei cambi di direzione. Le innovazioni meccaniche dell’asse posteriore sterzante migliorano il controllo e i tempi di risposta, aumentando la prontezza in curva.
Gli interni
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Se gli esterni rappresentano una rottura netta con il passato, gli interni della 12Cilindri richiamano più da vicino le soluzioni viste sulle Ferrari degli ultimi anni, pur introducendo elementi inediti in termini di comfort. Il primo dettaglio si nota chiudendo il portellone, a controllo elettronico, o le portiere, dotate del meccanismo soft close già introdotto sulla Purosangue. Il secondo elemento si scopre una volta entrati nell’abitacolo, insolitamente luminoso per una berlinetta di questo tipo, grazie a un tetto in cristallo opzionale, mai visto prima su una supersportiva del Cavallino.
Infotainment
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Un terzo dettaglio sorprendente emerge esplorando il touch-screen centrale da 10,25 pollici, che permette di controllare i sedili massaggianti, altra novità assoluta su una Ferrari di questo tipo. Al display centrale si affiancano altri due schermi: il quadro strumenti da 15,6 pollici, con le iconiche grafiche Ferrari tra cui il contagiri a fondo giallo, e un display da 8,8 pollici, a comando tattile, che coinvolge il passeggero nell’esperienza di guida. Il volante, dotato di un sistema capacitivo come sulle altre Ferrari in gamma, è stato riprogettato per migliorare l’ergonomia e l’intuitività, grazie a una revisione della posizione e della sensibilità dei comandi.
Un occhio alla sostenibilità
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Prima di mettere in moto, ascoltare e guidare la 12Cilindri, è bene riflettere su un aspetto fondamentale nella progettazione di quest’auto. Una vettura come questa, pur rappresentando l’antitesi di ciò che viene comunemente considerato “sostenibile” grazie alla purezza del suo motore a combustione, integra soluzioni sofisticatissime per ridurne l’impatto ambientale. Ferrari, che si è posta il 2030 come data per diventare carbon neutral, sta lavorando in diverse direzioni, tra cui il lancio di una vettura elettrica il prossimo anno. Tuttavia, anche su modelli come la 12Cilindri, sono stati introdotti numerosi cambiamenti per raggiungere questo obiettivo. Gli interni della 12Cilindri, ad esempio, utilizzano materiali sostenibili come l’Alcantara in poliestere riciclato al 65%. Inoltre, il nuovo impianto di scarico risponde alle più severe normative sulle emissioni, grazie a un catalizzatore ceramico e a un filtro antiparticolato di ultima generazione. Ancora più innovativa è l’introduzione, per la prima volta su una vettura stradale Ferrari, di una lega secondaria ricavata al 100% da materiali riciclati per le shock tower del telaio, che permette un risparmio di 146 kg di Co2 per ogni telaio prodotto, senza compromettere le prestazioni strutturali.
come suona
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È facile dimenticare che la Ferrari 12Cilindri che abbiamo provato sia dotata dei più avanzati sistemi di assistenza alla guida, o di un sofisticato impianto audio opzionale Burmester da 1600 Watt. Nonostante l’eccezionalità di questo impianto, durante la prova non abbiamo avuto alcun interesse a testarlo: tutta la nostra attenzione era rivolta al V12. Non capita tutti i giorni di guidare una vettura a dodici cilindri, figuriamoci se aspirato e con una potenza di questo livello. In realtà, durante una guida tranquilla, il sound della 12Cilindri è sorprendentemente ovattato, poiché il cambio a otto marce permette di mantenere il motore a bassi regimi nelle andature moderate.
come va su strada la Ferrari 12Cilindri
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La musica cambia non appena si aumenta il ritmo: come da tradizione, l’aumento dei giri è segnalato dalle luci a Led sul volante, ma è percepibile anche attraverso il suono. Se dovessimo paragonarlo a una voce umana, potrebbe essere quella di Freddie Mercury. Il leggendario frontman dei Queen aveva un’estensione vocale di tre ottave, e allo stesso modo il V12 Ferrari varia da toni morbidi a suoni graffianti, fino a raggiungere note acutissime intorno alla linea rossa dei 9.500 giri. Tuttavia, sfruttare appieno questa potenza su una strada pubblica è difficile. Sull’asfalto bagnato (come quello trovato in Lussemburgo durante la nostra prova) l’elettronica è un’alleata della performance: non limita la potenza, ma gestisce con facilità la perdita di aderenza delle ruote posteriori, anche con il manettino in modalità Sport, a patto di rispettare la vettura e permetterle gradualmente di comprendere le condizioni dell’asfalto. Tuttavia se si desidera maggiore sicurezza, la modalità Wet rende l’auto ancora più docile.
Le gomme goodyear
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Come mai siamo stati invitati a provare una Ferrari appena lanciata in Lussemburgo e non, come vuole la tradizione, a Fiorano? Una domanda legittima, che potrebbe far pensare che, in fondo, la 12Cilindri si apprezzi meglio sul liscio asfalto dell’Europa centrale piuttosto che tra i cordoli di una pista. In realtà, il vero motivo della trasferta lussemburghese è che questa vettura, nata e cresciuta in provincia di Modena, ha “completato i suoi studi” proprio in Lussemburgo, presso il centro di ricerca e sviluppo di Goodyear a Colmar-Berg. I tecnici Ferrari hanno collaborato strettamente con l’azienda statunitense, specialista dello pneumatico, per equipaggiare la 12Cilindri con una variante specifica del Goodyear Eagle Supersport F1, scambiando dati e lavorando sullo stesso avanzatissimo simulatore. La 12Cilindri è anche disponibile con gommatura Michelin Pilot Sport S5.
Come va in pista
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Dopo aver testato la 12Cilindri “virtualmente” sul circuito di Fiorano, l’abbiamo guidata sul tracciato di prova Goodyear, sotto la guida di Raffaele De Simone, capo dei collaudatori Ferrari. Qui abbiamo potuto sfruttare appieno gli 830 cavalli del motore, superando con disinvoltura i 280 km/h alla fine del rettilineo. Abbiamo anche apprezzato l’avantreno particolarmente stabile, sia in fase di accelerazione, grazie all’erogazione lineare del motore, sia in frenata, ma soprattutto nei cambi di direzione rapidi, dove emerge l’agilità garantita dal passo corto e dalle ruote posteriori sterzanti indipendenti, particolarmente efficaci nei tornanti più stretti. Il grip è fenomenale e per scomporre l’auto in spettacolari derapate è necessario selezionare le modalità più estreme del manettino, se non disattivare completamente il controllo di trazione.
Pregi e difetti
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- Piace: il motore, dolce e graffiante allo stesso tempo, un comfort e una versatilità mai vista su una gran turismo Ferrari a due posti secchi.
- Non piace: è migliorata l’ergonomia dei tasti capacitivi sul volante, ma questa tecnologia resta meno intuitiva da utilizzare durante la guida rispetto ad altre soluzioni.
Ferrari 12cilindri: i prezzi
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Una Ferrari è per pochissimi. I prezzi della 12Cilindri partono da 395mila euro. In un secondo momento arriverà la Spider, con un prezzo di 435mila euro.
Scheda tecnica
Ferrari 12Cilindri
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