Istruzione

Novara: “Occorre aumentare il bagaglio e il repertorio degli strumenti pedagogici a disposizione degli insegnanti” – Orizzonte Scuola Notizie


In un intervento su Scuola e Formazione WEB, il magazine trimestrale della Cisl Scuola, Daniele Novara ha messo in evidenza la necessità di un rinnovamento formativo per i docenti, focalizzandosi su due competenze chiave: la capacità di gestire la classe come un gruppo coeso e il superamento delle modalità didattiche tradizionali, che si basano sulla mera trasmissione del sapere.

Investire nel rinnovamento formativo

Novara sostiene che non è necessario attendere una trasformazione epocale per apportare cambiamenti significativi nel sistema educativo. Ogni insegnante ha il potere di essere il cambiamento che desidera vedere. “Occorre aumentare il bagaglio e il repertorio degli strumenti pedagogici a disposizione degli insegnanti”afferma, evidenziando come negli ultimi anni gli investimenti nella formazione siano stati prevalentemente diretti verso la didattica digitale e l'educazione degli alunni con disabilità, trascurando le competenze fondamentali necessarie per una gestione efficace della classe.

La gestione della classe come gruppo

Uno dei punti centrali del discorso di Novara è la necessità di far funzionare la classe come un gruppo. “Gli alunni vivono la scuola nella dimensione sociale e non possono essere gestiti individualmente”spiega. L'apprendimento deve essere organizzato in modo da favorire la condivisione e l'inclusione, consentendo agli studenti di sentirsi parte attiva della comunità scolastica. Tecniche e dispositivi pedagogici esistono e dovrebbero diventare competenze comuni tra gli insegnanti.

Superare il mito della trasmissione del sapere

Novara critica anche il “falso mito” della trasmissione di contenuti a tutti i costi. Nonostante le dichiarazioni che la scuola non si basa più sulle lezioni frontali, la realtà è che molti insegnanti continuano a utilizzare metodi didattici obsoleti. “La limitatezza dei tempi di attenzione degli alunni è ben nota, eppure molti docenti ripropongono le metodologie che hanno vissuto da studenti”osserva. Questo porta a situazioni in cui gli studenti, specialmente in età preadolescenziale e adolescenziale, sviluppano comportamenti come lo “sguardo catatonico”, che riflettono una mancanza di coinvolgimento.

La necessità di metodi attivi

Per Novara, è fondamentale che gli insegnanti adottino metodi attivi e coinvolgenti, piuttosto che continuare con le tradizionali “spiegazioni”. “Far lavorare gli alunni richiede una preparazione specifica e la capacità di creare situazioni stimolo”afferma, sottolineando l'importanza di un approccio laboratoriale all'insegnamento.

Un richiamo alla missione educativa

In un'epoca in cui l'Intelligenza Artificiale sta cambiando il panorama educativo, Novara avverte che la sopravvivenza della scuola dipende dalla sua capacità di rimanere ancorata ai valori fondamentali della comunità scolastica. “La scuola deve essere un luogo di ricerca, esplorazione e creatività”afferma, richiamando l'eredità di grandi pedagogisti italiani come Maria Montessori e Gianni Rodari.

La testimonianza di Albert Camus

Novara conclude il suo intervento citando una lettera di Albert Camus al suo maestro, in cui esprime gratitudine per l'attenzione e il supporto ricevuto. “Senza di lei, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile”, scrive Camus, evidenziando l'importanza del ruolo dell'insegnante nella vita degli studenti. “Molti oggi desiderano recuperare quel gusto e quel desiderio di realizzare una nuova scuola che sapere restare ancorata alla vita e ai sogni dei propri alunni”conclude Novara, invitando un rinnovato impegno nella formazione e nell'educazione.



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