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Bonus ristrutturazioni 2025, cosa cambia: no alle seconde case e detrazioni dimezzate


Per quello che riguarda gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e l'energia, il governo rivede il Superbonus

Patrizia Chimera

2 ottobre – 15:07 – MILANO

Addio al Superbonus. Il governo è ancora alle prese con i problemi che questa manovra ha provocato, ma non vuole rinunciare a un incentivo fiscale per le ristrutturazioni edilizie e l'energia. Ecco che, allora, arriva il Bonus ristrutturazioni 2025che cambia un po' le carte in tavola: dal prossimo anno le agevolazioni saranno più mirate e controllate, destinate unicamente a ottenere risultati vantaggiosi per l'ambiente. Niente più bonus per le seconde case e le residenze di lusso, ma solo per quelle abitazioni che sono meno efficienti dal punto di vista energetico, con interventi più importanti destinati anche a chi ha redditi bassi.

come sarà il nuovo ecobonus

L'incentivo fiscale per il 2025 prevede detrazioni per le ristrutturazioni edilizie che diminuiranno dall'attuale 50% su un tetto di spesa di 96mila euro (valido fino al 31 dicembre 2024) al 36% con un tetto di 48 mila euro dal 2025 al 2027 (e arriverà al 30% dal 2028 al 2033). Non ci sarà più la detrazione del 65% per gli interventi ecoche sarà sostituita da un incentivo di durata decennale con aliquota ancora da fissare: ogni anno verrà stabilito uno stanziamento massimo di bilancio. Il il bonus sarà riservato alle prime case con classi di efficienza energetica bassa e sarà ridotta per gli interventi isolati. Ci sarà anche un costo massimo complessivo per abitazione.

Verranno incentivate le spese che garantiranno un miglior rapporto costo-beneficio energetico: doppi vetri, pompe di calore. Saranno esclusi i bonus per le caldaie ei gas. Il governo vorrebbe anche agevolare i lavori nelle case delle famiglie a basso reddito, con finanziamenti agevolati per coprire l'intero costo dell'intervento.

riforma delle agevolazioni fiscali per l'energia

Anche la riforma delle agevolazioni fiscali per l'energia si basa sugli stessi principi. Il Piano di Bilancio ipotizza, al momento, un aumento dell'accisa sul gasolio, inferiore a quella della benzina (si potrebbero incassare 3,5 miliardi di euro).

Queste le possibili novità e ipotesi del momento per il 2025, se non ci saranno modifiche con la manovra di fine anno. Il condizionale è ovviamente d'obbligo fino a quando non si avranno notizie certe dal governo.





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