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Giani “Alta velocità opera strategica per il futuro della Toscana” Agenzia di stampa Italpress – Italpress


Campogalliano (Mo) – Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna annuncia la sua candidatura alla segreria del Partito Democratico, a Campogalliano, suo paese natale all'interno di una chiesa sconsacrata situata nella piazza dove hanno sede il locale circolo del PD e l 'abitazione in cui e' nato. Nella foto Eugenio Giani, presidente della regione Toscana (Campogalliano (Mo) – 2022-11-20, Roberto Brancolini) ps la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

FIRENZE (ITALPRESS) – Ha percorso 1.630 metri la talpa che scava il tunnel dell'Alta velocità sotto Firenze. La fresa, che ha iniziato lo scavo in assetto definitivo da Campo di Marte nel novembre del 2023, dopo poco meno di un anno, si trova sotto viale Lavagnini, nei pressi del lago dei Cigni della Fortezza da Basso. A spiegarlo è il presidente Eugenio Giani all'uscita del tunnel, dopo aver percorso su un trenino insieme all'assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli e Rfi (era presente Chiara De Gregorio, responsabile area centro nord direzione investimenti), l'intero tratto scavato. Stamani infatti si è svolto un nuovo sopralluogo del presidente in tutta l'area del cantiere.
Accanto al tunnel in fase di scavo, è ben visibile la seconda fresa, pronta a partire da novembre per scavare il tunnel parallelo “Sono orgoglioso di quest'opera pubblica che ci proietta nel futuro e contribuisce a creare nuovi orizzonti per la Toscana. Siamo a circa 22 metri di profondità – spiega il presidente che insieme ai partecipanti al sopralluogo ha visto da vicino la fresa grattare il sottosuolo -. Tutto questo – ha proseguito ringraziando Rfi, le maestranze e gli operai impegnati – avviene con una capacità millimetrica. La fresa infatti porta via 27 millimetri di terra al minuto per un tunnel che avanza oltre 10 metri al giorno appunto”. La terra di scavo viene poi condotta fuori attraverso un lungo nastro trasportatore poi viene portata via treno a Cavriglia (Arezzo) dove viene utilizzata per costruire una collina artificiale a schermo dell'impianto. La talpa Iris mentre scava monta contemporaneamente i conci che rivestono la galleria. Giani ha sottolineato la necessità di questa infrastruttura necessaria per abbattere i tempi dei collegamenti AV e separare i flussi dei treni regionali da quelli di lunga percorrenza, eliminando le interferenze ed aprendo la possibilità di portare i treni regionali dagli attuali 414 a 616.
La nuova stazione AV Firenze Belfiore è stata progettata da Foster e da Ove Arup & Partners e sarà realizzata da Rfi, Italfer, Infrarail e Consorzio Florentia sotto il controllo dell'Osservatorio ambientale. Vedrà la realizzazione di 2 gallerie a binario singolo, collegate da bypass, lunghe circa 7 km e con diametro di 9,4 mt. La talpa Iris ha iniziato a scavare a livello 0 a Campo di Marte, arrivando a -24 metri all'area della stazione, dove saranno realizzati 4 piani, illuminati da luce solare attraverso un sapiente gioco di pannelli e specchi ideati da Foster. La stazione sarà caratterizzata da due 'pozzì e da un 'cameronè dove la talpa uscirà di nuovo alla luce del sole prima di tornare nel sottosuolo per scavare gli ultimi 3 km di galleria tra la stazione e Castello.
“I lavori stanno andando avanti benissimo – ha aggiunto in conclusione l'assessore Baccelli-. Complimenti a Rfi, all'impresa, alle lavoratrici e lavoratori che sono impegnati in questo cantiere. Vedo anche un sistema di sicurezza complessivamente ben congegnato, un infermiere presente sul luogo. Si tratta di un'opera fondamentale per il miglioramento dell'efficienza e della presenza dei treni dell'Alta velocità a Firenze, ma lo è altrettanto per una maggiore regolarità ed efficienza, perché la stazione di Santa Maria Novella sarà finalmente liberata dai treni di alta velocità e sarà fruttata solo dai treni regionali”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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