Matilde Lorenzi, Federico non si dà pace: “Era il mio angelo, l’ho baciata fino all’ultimo”
Tomasoni, il fidanzato dell'azzurra morta a 19 anni in Val Senales, è un freestyler. La vacanza a Ibiza, i progetti per il futuro: “Volevamo andare a vivere insieme”
Alle della sera di una giornata e dieci tremenda, la terza, Federico Tomasoni è arrivato a casa della fidanzata Matilde Lorenzi a Valgioie, non lontano da Torino. E chissà in quale parte recondita dell'anima trova ancora la forza di parlare. “Matilde era un angelo, la parte più bella della mia vita”. Lunedì l'incidente in allenamentosul ghiacciaio della Val Senales, della 19enne azzurra dell'Esercito e della squadra di Coppa Europa; alle 6.52 del mattino di martedì, l'ufficializzazione di una morte assurda e inconcepibile. Ieri 'Matildina' è tornata a casa: alle 17 la camera ardente a Valgioie, a Giaveno alle 18 la recita del rosario in chiesa. C'era anche Federico, 27enne bergamasco di Castione della Presolana, azzurro di Skicross bronzo a squadre agli ultimi Mondiali: “Sì, sono stato ovunque. E adesso sono qui, in casa con i parenti. Ci saremo fino all'ultimo, sempre” .
Federico, che atmosfera c'era in chiesa?
“Un affetto immenso, forse anche difficile da credere. Io parto dal presupposto che nessuno si può immaginare quanto la montagna possa unire chi la frequenta così tanto come me, come Matilde. In montagna si vivono avventure, esperienze incredibili. E si legami creano che emanano una energia fortissima. Lo sci riesce a unire tutti”.
Il suo stato d'animo qual è?
“Mi sento del tutto spento, emotivamente. Non riesco più a pensare. È un qualcosa di così grande e non vediamo l'ora di poter stare un po' tra di noi, un po' tranquilli. Il duro arriverà nelle prossime settimane.. .”.
Lei era stato con Matilde fino a domenica sera.
“L'avevo accompagnata al pulmino che l'avrebbe portata in Val Senales. E non so come spiegarlo, pure il saluto è stato un insieme di emozioni fortissime. Ma non perché ci fossimo detti chissà che cosa. La nostra storia era cominciata a maggio , al corso dell'Esercito. Siamo riusciti a passare tanto tempo assieme, anche con la famiglia, in allenamento in Argentina, invece, non eravamo nello stesso posto”.
E la vacanza a Ibiza è venuta dopo?
“Sì. Ci ha unito una energia, un amore pazzesco. Matilde era unica. Con me è cresciuta tantissimo, e pensavamo in grande. Ho visto in poche coppie una sintonia così grossa. Le dico che ogni singolo momento passato insieme, da maggio, non è stato banale. È stato eccezionale, un crescendo parlavamo di andare a vivere assieme. Ci dicevamo 'dai che a maggio andiamo a vivere insieme'.
“Una persona fortissima. E poteva essere anche una atleta fortissima. Era baciata dal talento. Un angelo, vivevamo l'uno per l'altro. Mi voleva proprio bene. Aveva molte idee, e la voglia di fare tante cose”.
Come ha saputo dell'incidente?
“Quasi in contemporanea sono arrivato il messaggio di un amico che era in Val Senales e la chiamata della sorella Lucrezia. 'È successo qualcosa, Matilde è caduta'. Erano tutti talmente confusi, io sono partito subito. Le ho tenuto la mano, l'ho baciata fino all'ultimo istante di vita”.
Dove ha trovato la forza?
“Credo che fosse racchiusa nell'amore che provo per lei. Sarà la stessa forza che mi darà per andare avanti, anche nel mio sport dove il sogno è vincere l'oro olimpico. Matilde mi completava, mi spingeva ad andare sempre più forte. Ma ora sono attonito. Poi c'è una cosa incredibile”.
“Quando abitava in paese, a Valgioie, in questa villetta, Matilde era un po' lontana dalle palestre. Dunque ne era stata creata una nella casa, a livello del piano della sala, della cucina. Sono separate da una porta. Mi sono allenato qui tante volte con lei e adesso è come se la vedessi lì che si allena. E sto riflettendo ancora su quanto le è accaduto è stata una fatalità, sicuramente è come se una persona fa un incidente in autostrada a 130 all'ora, e non muore, e invece muore la persona che fa un incidente in paese a 50 all'ora. Il paragone è questo Se qualcuno la voleva in cielo? Posso solo sperare che sia Matilde a darmi la forza di andare avanti So che ci sarà sempre, in qualsiasi posto in cui sarà la mia stella”.
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