Israele in guerra, le notizie di oggi. Siria, i russi bombardano Aleppo presa da ribelli e jihadisti
Le fazioni armate del nord Ovest della Siria, tra cui ci sono anche gruppi jihadisti, hanno conquistato gran parte della città siriana.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israele Katz vogliono che il capo di Stato Maggiore dell'Idf, Herzi Halevisi dimetta per la sua responsabilità nel non aver impedito il massacro di Hamas del 7 ottobre, entro la fine del periodo di attuazione del cessate il fuoco in Libano. Lo riporta l'emittente pubblica Kan.
L'esercito siriano: ritiro “temporaneo” da Aleppo per organizzare la controffensiva
L'esercito siriano del presidente Bashar Assad ha confermato che i ribelli hanno il controllo della maggior parte di Aleppo, che ci sono vittime tra i suoi ranghi ma che il ritiro dei battaglioni “è temporaneo” per poter riorganizzare la controffensiva e riconquistare la città.
Al Jazeera,3 operatori World central kitchen uccisi a Gaza
Cinque persone, tra cui tre operatori umanitari della World central kitchen, sono stati uccisi a Khan Younis, nel sud di Gaza, secondo quanto riferisce Al Jazeera.
Secondo l'emittente del Qatar, almeno 23 persone sono state uccise dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza dall'alba, di cui 17 a Gaza City, una a Jabalia e cinque nel sud.
Raid Idf in Siria, Hezbollah trasferisce le armi dopo tregua
L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver attaccato le infrastrutture militari in Siria, vicino ai valichi di frontiera con il Libano. “Aerei da combattimento dell'aeronautica militare hanno attaccato questa mattina… le infrastrutture militari vicino ai valichi di frontiera tra Siria e Libano, che sono state utilizzate attivamente da Hezbollah per trasferire armi dalla Siria al Libano”, si legge in un comunicato dell 'Idf.
“L'attacco è stato effettuato in seguito all'identificazione del trasferimento di armi, anche dopo l'accordo di cessate il fuoco”, aggiunge la nota.
Siria: Ankara, “priorità è riportare la calma” nel Paese
La calma in Siria è una priorità per la Turchia. Un concetto ribadito questa mattina dal portavoce del ministero degli Esteri, Oncu Keceli, che ha lanciato un appello alla “fine immediata” degli scontri tra i militari del regime di Damasco sostenuti da Russia e Iran ei ribelli guidati da Hayat Tahrir al Sham.
Questi ultimi hanno raggiunto il centro di Aleppo, seconda città della Siria che si trova ad appena 60 km dal confine turco. “Questi attacchi devono finire immediatamente. Stiamo assistendo a una escalation regionale che nessuno vuole. Seguiamo con attenzione gli sviluppi della situazione e gli attacchi nei confronti dei civili. I gruppi terroristici a Tal Rifat e Manbij (curdi Ypg, ndr) potrebbero trarre vantaggio da questa situazione e attaccare le nostre truppe”, ha detto Keceli, che ha sottolineato l'importanza dell'integrità territoriale della Siria.
La Turchia ha un contingente militare schierato sia nella regione di Idlib che nelle province di Afrin e Kobane, tutte nel nord della Siria. Principale preoccupazione della Turchia è evitare flussi di profughi verso il proprio confine e contrastare i separatisti curdi siriani di Ypg, attivi nel nord est della Siria.
Idf, trovate armi Hezbollah in moschea nel sud del Libano
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato di aver trovato un nascondiglio di armi appartenenti a Hezbollah nascosto all'interno di una moschea durante i controlli svolti nel Libano meridionale nei giorni scorsi. Secondo le Idf, riporta Times of Israel, le truppe hanno lavorato anche per disperdere i sospettati che si avvicinavano a una zona vietata nel sud del Libano. “Le Idf sono schierate nel Libano meridionale e faranno rispettare qualsiasi violazione dell'accordo di cessate il fuoco”, ha dichiarato l'esercito israeliano.
Procuratore capo Cpi: respingere appello di Netanyahu
Il procuratore della Corte penale internazionale ha esortato la Camera d'appello della Cpi a respingere il tentativo di Israele di sospendere i mandati di arresto emessi nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Secondo il procuratore Karim Khan l'appello non soddisfa le condizioni legali richieste dalle norme della Cpi e afferma che la decisione contestata da Israele non riguarda “l'ammissibilità”, un requisito fondamentale per tali appelli, ma affronta invece reclami procedurali sull'indagine.
Siria: Ong, raid aerei russi su Aleppo, prima volta da 2016
La Russia ha lanciato raid aerei contro i ribelli che hanno lanciato una vasta offensiva nel nord-ovest della Siria, riconquistando buona parte di Aleppo. E' la prima volta che i caccia di Mosca intervengono nella zona dal 2016.
Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, sottolineando che durante la notte gli aerei da guerra russi “hanno lanciato raid su aree della città di Aleppo per la prima volta dal 2016”.
Siria: Ong, ribelli controllano “la maggior parte” di Aleppo
I ribelli siriani, che nei giorni scorsi hanno lanciato una vasta offensiva contro le forze del regime nel nord-ovest del Paese, controllano “la maggior parte” di Aleppo. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, sottolineando che “Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e fazioni alleate… hanno preso il controllo della maggior parte della città e dei centri governativi e delle prigioni”.
Idf, drone intercettato lanciato dall'Iraq verso Israele
La Marina israeliana ha intercettato nel Mar Rosso un drone che si stava dirigendo verso lo Stato ebraico dall'Iraq. E' il secondo drone abbattuto, dopo quello nella notte, sempre proveniente dall'Iraq.
Il procuratore capo Cpi, respingere appello Israele
Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan ha sostenuto che l'appello di Israele contro i mandati di arresto emessi nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant dovrebbero essere respinti. Lo pubblicato dai media israeliani. Nei giorni scorsi lo Stato ebraico ha presentato ricorso diretto alla Camera d'appello, sostenendo che ci sono stati vizi procedurali, anche nelle indagini, e ha chiesto la sospensione dei mandati in questa fase. Allo stesso tempo, Israele ha presentato ricorso alla Camera preliminare, che ha emesso il mandato. Khan ha esortato la Camera a respingere il ricorso diretto ha sostenuto che non vi è alcuna base per sospendere i mandati di arresto.
Idf mette in guardia residenti libanesi dal tornare a sud
Le forze di difesa israeliane affermano che ai residenti libanesi è proibito spostarsi a sud in diversi villaggi, e li invitano a non tornare in circa 62 comunità nella zona di confine. Lo riporta il Times of Israel, spiegando che il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Idf, ha emesso un “avviso urgente” intimando loro di non oltrepassare la linea dei villaggi fino a un nuovo avviso. In base all'accordo di cessare il fuoco, l'esercito israeliano ha 60 giorni per ritirarsi da questi villaggi.
Il generale Usa Jeffers supervisionerà tregua con Hochstein
L'igenerale americano Jasper Jeffers del Comando Centrale delle Operazioni Speciali è stato scelto per supervisionare il meccanismo di monitoraggio del cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah, insieme all'inviato speciale Usa Amos Hochstein. Quest'ultimo ricoprirà il ruolo fino a quando non verrà nominato un esponente permanente. Jeffers è arrivato nei giorni scorsi a Beirut, ha precisato il Centcom. Il meccanismo di supervisione è guidato da Washington e include i militari libanesi e israeliani, Unifil e Francia.