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Salvini contro gli scioperi di Dicembre, “Sono pronto ad intervenire ancora per aiutare i cittadini” – RTL 102.5



Il vicepremier Matteo Salvini è tornato sulla questione scioperi in Italia ribandendo in una nota la volontà già espressa ieri sera dopo lo sciopero generale, ovvero quella di aiutare i cittadini in difficoltà specialmente nel settore dei trasporti. “Sono soddisfatto di aver garantito, ieri, il diritto a viaggiare con i mezzi pubblici a milioni di italiani. Il mio impegno non cambia in vista di dicembre, quando si contano già 15 scioperi proclamati, fra cui uno generale fissato il 13 (guarda caso un altro venerdì) a pochi giorni dal Natale Sono pronto a intervenire ancora, per aiutare i cittadini”. Salvini quindi è pronto a “combattere” conto i sindacati e annuncia nuove precettazioni dopo quella che ieri ha ridotto lo stop del settore trasporti a sole 4 ore.

LANDINI: “RIBELLARSI CONTRO LE INGIUSTIZIE”

“Quando sono stato a Palazzo Chigi per la legge di bilancio ho regalato alla presidente del Consiglio “L'uomo in rivolta” di Albert Camus. Il senso di quel libro che fece grande rumore è rimettere al centro la libertà delle persone. Se la persona non si rivolta di fronte alle ingiustizie non esiste come persona, perché viene cancellato Io l'ho pensata così”. Maurizio Landini spiega così le parole pronunciate ieri in occasione dello sciopero generale. “Oggi – ha detto al congresso nazionale delle Acli – la messa in discussione della democrazia non la danno le persone in piazza per i propri diritti ma chi in Parlamento sta tentando di far passare un decreto che chiama sicurezza ma riduce le libertà e gli spazi delle persone”. E ancora, ha aggiunto: “Vedo il rischio che di fronte alle diseguaglianze, anziché reagire, uno si rassegni che prevalga la paura, che prevalga la chiusura di ognuno pensando che da soli se lo deve risolvere. Ecco, io penso che proprio perché questa è la situazione, e proprio perché dall'altra parte oggi abbiamo un governo che sta agendo dal mio punto di vista proprio per mettere in discussione le organizzazioni sociali di rappresentanza, perché non vuole governare riconoscendo un ruolo di mediazione sociale ai vari soggetti di rappresentanza, ma pensa di poter comandare senza bisogno di dover mediare come dovrebbe fare qualsiasi governo anche con i soggetti sociali che hanno una rappresentanza, penso che di fronte a tutto questo ci sia bisogno che le persone di fronte alle ingiustizie , di fronte a quello che sta succedendo non si voltino da un'altra parte, ma che ognuno si rivolti di fronte a questa ingiustizia, si metta insieme agli altri anche con solidarietà per cambiare sostanzialmente questa situazione”.



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