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Francia, crisi di governo: Barnier verso sfiducia. Media: “Macron vuole nominare premier in 24 ore”


Il governo si prepara a sfiduciare il premier: non succedeva dal 1962

I deputati francesi stanno discuendo una mozione di censura, che molto probabilmente verrà votata in serata, una prima in Francia dal 1962 e che aggraverebbe l'incertezza politica ed economica in un Paese cardine dell'Unione Europea. Il voto è previsto intorno alle 19 ma la suspense sembra limitata: i blocchi di sinistra e di estrema destra Rassemblement National, che chiedono la censura del governo, hanno ben più della maggioranza necessaria di voti. I leader di questa alleanza di circostanza hanno fatto sapere che, al di là dell'attuale governo, è Emmanuel Macron a essere nel loro mirino, anche se il destino del presidente francese, il cui mandato dura fino al 2027, non è legalmente legato a quello del governo. La leader dell'estrema destra francese Marine Le Pen ha dichiarato che il governo del primo ministro Michel Barnier dovrebbe cadere perché perpetua “le scelte tecnocratiche” del presidente Macron, che è stato eletto nel 2017 e sarà rieletto nel 2022. Il candidato tre volte sconfitto alle elezioni presidenziali, tra cui due volte contro Macron, ha aggiunto che Macron deve “concludere lui stesso se è in grado di rimanere (presidente della Repubblica) o meno”.

La caduta dell'esecutivo guidata da Michel Barnier, dopo soli tre mesi di mandato, sarebbe la più breve dall'adozione della Costituzione francese nel 1958. Le due mozioni sono state presentate dopo che martedì il Primo Ministro ha fatto adottare l'articolo 49.3 della Costituzione, che consente di approvare senza voto la legislazione sul bilancio della Sicurezza sociale. La decisione è stata presa dopo diversi giorni di aspre discussioni sul bilancio, durante i quali Barnier ha ceduto a diverse richieste dell'estrema destra che, a suo avviso, chiedeva sempre di più. Di fronte a uno scenario che sembrava inevitabile, martedì sera Barnier si è appellato in televisione alla “responsabilità” degli eurodeputati per evitare la censura, nell'“interesse del Paese”. Dall'Arabia Saudita, dove si trova in visita di Stato, il Presidente francese ha dichiarato di “non poter credere a un voto di sfiducia” nei confronti del governo. Macron dovrebbe rientrare a Parigi mercoledì sera, in tempo per valutare quali azioni intraprendere se l’esecutivo dovesse cadere. In caso di voto di sfiducia, spetterà a lui nominare un nuovo Primo Ministro



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