Cecilia Sala, la prigionia e il nodo tortura: “Luci sempre accese ma non ho subìto violenze”
ROMA — La luce sempre accesa nella cella. Gli interrogatori, ogni giorno, per le prime due settimane. La ricerca, dopo il fermo, di accusa da poterle contestare. «Mi dicevano: hai commesso cose illecite in tanti luoghi diversi». Cioè, non hai commesso niente.