Cinema

Captain America: The Winter Soldier, i fratelli Russo riflettono sul film 10 anni dopo


Quest'anno segna il decimo anniversario di uno dei film più apprezzati e amati dei Marvel Studios, Capitan America: Il Soldato d'Inverno.

Uscito nelle sale italiane il 26 marzo 2014, il seguito del Primo Vendicatoredi Anthony e Joe Russo, ha conquistato pubblico e critica e il duo di registi ha ricordato cosa ha significato per loro entrare a fare parte del colossale Universo Cinematografico Marvel con i GiochiRadar+ al Festival Internazionale del Cinema di Sandsl in Scozia. Un viaggio, quello dei fratelli Russo, poi proseguito con Capitan America guerra civile, Vendicatori: Guerra infinita e Vendicatori: Fine dei giochi.

Antonio Russo: Tutto questo mi fa sentire davvero vecchio. È stato davvero emozionante, tutto quel periodo fu davvero immenso e da brivido per entrambi. Siamo entrati nell'UCM grazie a quel film e ne siamo usciti sette anni dopo con Fine del gioco. L'intero viaggio è stato un vero e proprio giro sulle montagne russe al quale si sono unite sempre più e più persone. Abbiamo iniziato a lavorare alla Marvel nel 2012 ed Endgame è uscito nelle sale nel 2019. Quando ci ripensi, è davvero molto da processare in soli sette anni, parliamo di quattro film realizzati in sette anni.

La famiglia per noi è davvero molto importante. Siamo cresciuti in una grande famiglia italiana e abbiamo sempre guardato ai nostri film come a un'estensione della nostra famiglia. Dopo tutto, se sei costretto a passare del tempo lontano dai tuoi cari, vorresti che sia del tempo trascorso con altre persone che comunque ami ea cui vuoi bene. Ciò infatti che mi è più rimasto di tutta l'esperienza sono i legami duraturi che abbiamo costruito in quegli anni mentre giravamo quei film – dal nostro team di collaboratori artistici, i nostri amici attori, tutti quelli con cui abbiamo lavorato e con i quali adoriamo ancora ritrovarci per passare del tempo insieme. Siamo molto legati a tutti loro e abbiamo condiviso dei bellissimi ricordi.

Joe e Anthony hanno poi parlato di quanto per loro sia stato importante instaurare un vero e proprio dialogo con il loro pubblico, visto che anche loro nascono come fan e riconoscono il valore aggiunto che il pubblico può portare alla narrazione e al tempo stesso il grande contributo che un fan può apportare poi al processo creativo nella produzione di un film:

Essere in sala, durante Avengers: Endgame, percepire quell'energia e l'intensità con la quale il pubblico reagiva alle scene del film… né io né Joe abbiamo mai provato niente di simile prima di quel momento in nessuna sala cinematografica per nessun altro film . È stato davvero speciale.

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