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Fantastic Machine: trailer italiano del doc premiato al Sundance con la voce narrante di Elio Germano (Al cinema dal 9 maggio)


Casa Documentario Fantastic Machine: trailer italiano del doc premiato al Sundance con la voce narrante di Elio Germano (Al cinema dal 9 maggio)

Dal 9 maggio nei cinema italiani con Teodora Film il documentario rivelazione prodotto da Ruben Östlund e premiato al Sundance Festival e alla Berlinale.

9 maggio 2024 15:13

Dal 9 maggio nei cinema italiani con Teodora Film Macchina fantastica, il documentario rivelazione di Axel Danielson e Maximilien Van Aertryck premiato al Sundance Festival e alla Berlinale. Il film è prodotto da Ruben Ostlund (regista due volte vincitore della Palma d'Oro per Triangle of Sadness e The Square).

Dal 12 maggio al cinema il documentario Terra fragile, pellicola indipendente di Fabrizio Zanotti che esplora il cibo come intimo punto di contatto tra l'uomo e la natura.

Fantastic Machine – La trama ufficiale

Dal 9 maggio nei cinema italiani con Teodora Film il documentario di Ruben Östlund premiato al Sundance Festival e alla Berlinale e narrato da Elio Germano.

Sono ormai passati quasi due secoli dall'invenzione della fotografia, ma dalla camera oscura a Instagram, dalla TV in bianco e nero a YouTube, l'immagine fotografica ha sempre avuto un potere sensazionale: quello di mentire e manipolare la realtà proprio mentre sembra registrarla fedelmente. Grazie allo straordinario lavoro sui materiali d'archivio dei registi Axel Danielson e Maximilien Van Aertryck, “Fantastic Machine” ripercorre un ritmo travolgente la storia dei media che hanno cambiato in profondità le nostre vite, svelandone i segreti più nascosti: il risultato è un insieme racconto esilarante e sconcertante che dice molte cose sulla società in cui viviamo e sul modo in cui rappresentiamo noi stessi.

Fantastic Machine – Trailer e spot tv in italiano

Nota di regia

Dal 9 maggio nei cinema italiani con Teodora Film il documentario di Ruben Östlund premiato al Sundance Festival e alla Berlinale e narrato da Elio Germano.

Da un lato l'obiettivo di una macchina fotografica o di una telecamera è un prolungamento dei nostri occhi, un ampliamento del nostro campo visivo. Dall'altro, bisogna ricordare che c'è sempre qualcuno dietro quell'obiettivo, che indirizza lo sguardo a favore dei propri interessi, che sono economici, politici o di altra natura… Siamo ormai arrivati ​​ad avere circa 45 miliardi di obiettivi sul pianeta e viene da chiedersi se la miriade di immagini che vengono prodotte ogni giorno rendono più acuta la nostra visione del mondo o solo più sfocata.

Mentre prospera il consumo di immagini senza approccio critico, sperimentamo che il mondo diventa sempre più polarizzato. Dal 2010, il numero di paesi che si sono trasformati in dittature è superiore a quelli diventati democrazie: anche per questo motivo, l'UNESCO ritiene che “l'alfabetizzazione mediatica” debba rientrare tra i diritti umani, abbia cioè un ruolo di rilievo nel contrastare queste tendenze preoccupanti. D'altra parte, anche nelle nostre scuole viene dedicato pochissimo tempo all'interpretazione delle immagini e all'apprendimento dei meccanismi del linguaggio visivo.

In quanto cineasti, amiamo qualsiasi forma e evoluzione di questa “macchina fantastica”. Non possiamo smettere di meravigliarci della possibilità “che la natura rappresenta se stessa” (come si legge negli articoli di giornale del 1839, anno in cui fu rivelata al pubblico l'invenzione della macchina fotografica). Crediamo nell'immagine fotografica come strumento in grado di connettere le persone, premettendoci di condividere le nostre esperienze e creando una comprensione comune. Per questo ci auguriamo che il nostro film, spaziando dal 1839 ai giorni nostri, ossia dalle primissime immagini mai realizzate a quella che oggi si definisce “content Industry”, possa aiutare a sviluppare una visione più critica del mezzo.

[Axel Danielson & Maximilien Van Aertryck]

Axel Danielson & Maximilien Van Aertryck – Note biografiche

In veste di produttori e registi, Axel Danielson e Maximilien Van Aertryck collaborano dal 2013 sotto l'egida della società di produzione svedese Plattform Produktion, fondata nel 2002 da Ruben Östlund e Erik Hemmendorff.

Prima di esordire nel lungometraggio con Macchina fantasticai due filmmaker hanno firmato alcuni cortometraggi premiati nei festival di tutto il mondo, tra cui il celebre Torre di dieci metri (2016), in cui chiedevamo alle persone di salire in cima a un trampolino alto dieci metri e decidere se saltare o ridiscendere. Il film, perfetto esempio di quell'approccio “antropologico” che ha reso famoso anche Östlund, è stato presentato in anteprima alla Berlinale e poi in oltre 100 festival internazionali, vincendo sia il premio della giuria che quello del pubblico a Clermont-Ferrand ed entrando nella shortlist degli Oscar.

Tra i loro ultimi corti ricordiamo anche Lavori per tutti! (2021), dedicato all'evoluzione del lavoro nell'età industriale e selezionato come Torre di dieci metri per la piattaforma Op-Docs del New York Times. Fantastic Machine, esordio dei due nel lungometraggio, continua il loro studio del comportamento umano, anche se dal punto di vista del panorama mediatico moderno. Il film, distribuito in molti paesi, ha vinto tra gli altri il Premio Speciale della Giuria Documentari al Sundance Film Festival.

Il poster ufficiale italiano



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